lunedì 19 novembre 2012

L'Idiota 2

a volte, lo prenderesti a sberle.
Ma non è quello che si deve fare, con gli idioti. Idiota, nella nostra lingua corrente, è sinonimo di stupido. Altrimenti, indica chi è affetto da idiozia, cioè un grave ritardo mentale. In latino, indicava una persona inesperta, incolta.
Myskin è inesperto e incolto. Lo è perché stato a lungo lontano dalla vita sociale e mondana a causa della sua malattia. L'epilessia, che tra le righe sembra gli abbia portato un po' di idiozia.
Inesperto di cosa, allora? delle convenzioni. Di come si sta in società. Di cosa si può dire e di cosa non si può dire. E' un uomo naturale, senza filtri, non costruito. Inadatto alla vita, davanti alla quale finirà per soccombere. Non capisce di chi può fidarsi, da chi deve fuggire. Passa da un estremo all'altro, si aspetta di vedere un gruppo di aristocratici ipocriti e mediocri e quando li vede... si complimenta con loro, perché non sono persone abiette come aveva pensato. Guarda meglio Myskin, guarda meglio!
Non capisce di essere amato, deve arrivare un ragazzino ad aprirgli gli occhi...
"lei è innamorata di voi, principe, niente di più"...
Ma questo non basta al principe buono (perché è questo in definitiva il significato di Idiota... buono, puro).. non basta vivere una quieta felicità, bisogna fare di più! Seguire una passione in apparenza più forte, con un assurdo fine più alto, per poi arrivare a toccare il fondo, a ritrovarsi da dove si è partiti. Lasciarsi trascinare dalla debolezza altrui, travestita da forza febbrile. E allora, ti inginocchieresti invano accanto al letto su cui giace malato, e lo prenderesti ancora a sberle per non essere stato capace di capire che non tutti sono lineari e puliti come lui...Non servirebbe più cercare di salvarlo, perché la vita l'ha reso davvero un idiota.
E maledici Aglaja, che avrebbe dovuto accettare di essersi innamorata di un uomo così buono, così sincero, e alla fine sì, che ha avuto quello che si merita, lei. Perché noi buoni, andiamo trattati con i guanti, maneggiati con cura. Un buono devi proteggerlo. Non puoi aspettarti così tanto da lui. Non puoi essere viziata e capricciosa, di fronte ai buoni. Devi fare lo sforzo di essere buona anche tu.

Ma in fondo, forse ha ragione anche Aglaja... se fossi buona, gli basteresti? Si fiderebbe di te? o correrebbe a redimere qualcun'altra? e poi, come fidarsi dell'Idiota, che passa dall'estrema fiducia alla completa diffidenza, e non capisce che si deve amare per amore, e non per compassione?

Ho scritto di getto, sull'onda dell'emozione generata dalla seconda lettura, più consapevole della prima. I personaggi non sono solo loro due, sono tanti e tutti completi, mai scontati, pieni di sorprese. E il buon Dostoevskij non li giudica mai, mai. Ed è per questo che quando chiudi il libro, hai tante domande in testa.

...allora, avete cominciato a leggere?

1 commento:

  1. Ho letto l'idiota molti anni fa e credo sia uno dei romanzi più belli che mi sia mai ritrovato tra le mani. E' veramente difficile essere buoni in un mondo come questo, oggi più di allora...

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