mercoledì 2 dicembre 2015

Come fosse oro

Dopo più di un mese di riflessioni, di moduli che vengono tirati fuori ogni dieci minuti, di idee che continuano a cambiare, di timore nel darsi una risposta, ieri sono andata a Würzburg per un "colloquio" preliminare per un corso da guida turistica. Corso che dura 5 mesi, durante i quali dovrei fare la pendolare, e che mi darebbe la possibilità di lavorare sempre e comunque da freelance, a 50 km da casa, con un guadagno - a conti fatti - ridotto.

Se prima di questo colloquio ero "scettica" ne sono uscita che lo ero ancora di più.

Di Würzburg potete leggere qualcosa su Wikipedia. E' una bella cittadina, forse un po' incasinata, ma allegra - soprattutto d'estate, quando è possibile radunarsi lungo il Meno a bere una birra - e internazionale. Come tante città tedesche è stata quasi totalmente distrutta dalle bombe nel 1945 e ricostruita.

Quello che per noi italiani può essere, anzi è, di enorme interesse è l'affresco del Tiepolo all'interno della Residenz dei principi vescovi von Schönborn.
La volta dello scalone (stiamo parlando dell'affresco da soffitto più grande del mondo) della Residenz e la sala imperiale, dove la pittura di Tiepolo si sposa con gli stucchi di Antonio Bossi, sono tra le opere più belle che abbia mai visto. Insomma, ne vale la pena.
Sala imperiale. "Interiors of Residence Würzburg" di I, Sailko. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons - 
Per il resto, la città è bella e interessante, ma niente di più. Non può comunque competere, per ricchezza di monumenti e punti di interesse, con le città italiane. E non sto pensando a Roma e Firenze, sia chiaro.
Eppure...eppure secondo gli organizzatori di questo Ausbildung sono necessari cinque mesi di corso, di cui due di lezioni - non full time e non tutti i giorni, ma comunque tanto - per acquisire la competenza necessaria a guidare i gruppi attraverso la città. E, diciamolo, ai mercatini di Natale. Aggiungiamo che le selezioni erano aperte solo ai laureati.
Secondo il mio personale parere sono esagerati. E' anche assurdo che se io frequento un corso che sto pagando non posso assentarmi senza giustificazione medica. E' buffo che abbiano voglia di specificare che per i madrelingua non è necessario lo Sprachtest. E meno male, direi.

Alla fine, come detto in apertura, comunicherò che non è la cosa adatta a me e lascerò il posto a qualcuno di più entusiasta e magari più meritevole.

Però sono uscita con l'amaro in bocca.
Perché questa è - nell'eccesso - valorizzazione del patrimonio artistico. E io vorrei tanto che in Italia potessimo, e volessimo, prendere esempio.

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