domenica 13 dicembre 2015

In meno di un anno....il C1!

La mia prima cena alla Deutsche vita a Torino risale al giugno 2014, con Stefano, i compagni del corso al Goethe - Institut e una delle nostre meravigliose insegnanti, Deniz. 
Si parlava del futuro, di progetti, di questo tedesco che tanto facile non sembrava. Esprimevo le mie preoccupazioni: ora mi sembra stranissimo, ma un anno e mezzo fa il mio futuro in Germania era poco più di uno schizzo nebuloso. Sapevo che avremmo avuto una casa e che avrei dovuto imparare il tedesco, ma non sapevo nient'altro. Proprio per questo mi do tanto da fare per pubblicizzare e spiegare cosa sono e come funzionano i corsi di integrazione: prima di arrivare qui non potevo neanche immaginare quanto i corsi di lingua siano accessibili ed economici.

Insomma, si chiacchierava di questo e quello, quando Deniz ha "profetizzato" che in un anno sarei arrivata al livello C1. Ho riso e non ci ho più pensato, perché mi veniva spontaneo fare il confronto con la fatica che si fa a prendere le certificazioni linguistiche di inglese. E poi mi ero un po' documentata online, dove è pieno di coglioni persone che scrivono che in meno di due anni non si padroneggia il tedesco. Questo può valere per una persona che lavora otto ore al giorno in un ambiente in cui la lingua non serve, ma non è una verità universale.

Ho cominciato il corso di integrazione qui a Schweinfurt il 19 novembre 2014. Mi sono presa un mese e mezzo di vacanza tra agosto e settembre 2015 e il 10 novembre 2015 ho sostenuto l'esame per la certificazione C1, il cui risultato è arrivato in settimana: giorno più, giorno meno, sono esattamente dodici mesi di lavoro.



Non è un attestato, seppur con un punteggio fantastico, che fa la conoscenza del tedesco. 
Appena apro bocca noto gli errori che faccio e a volte mi dispero perché mi sembrano tanti. Soprattutto in questi giorni mi pare di parlare proprio male. 
Continuo a cercare di migliorarmi, di leggere in tedesco e di pensare prima di parlare. Non sempre è possibile, soprattutto al lavoro.

Ad ogni modo... le domande, soprattutto della parte grammaticale, non erano semplici: del resto ho sostenuto un esame costruito sul modello del test DSH, il cui superamento è condizione necessaria per frequentare l'Università. 

Insomma, complimenti a me. Non è un "traguardo" in termini di conoscenza della lingua, l'ho già detto. Ma sicuramente per alcuni anni rimarrà "l'ultimo esame di tedesco sostenuto", ed è la degna conclusione di un percorso faticoso.

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